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LE ISOLE BROTHERS In arabo “EL AKHAWEIN”, ovvero “I Fratelli”, sono due isolotti che emergono solitari da un fondale di circa – 900 metri in, prossimità della depressione abissale del Mar Rosso. Situate a circa 140 Km.a Sud-Est di Hurghada, 90 Km. a Nord-Est di Port Ghaleb e 210 Km.a Nord-Est di Daedalus Reef, costituiscono in quest’area gli unici cospicui punti emersi nel raggio di molti chilometri. Particolarmente esposti alle forti ma benefiche correnti marine, portatrici di molti nutrienti, questi isolotti oltre che catalizzare ed accentrare lungo le loro pareti la presenza dei grandi pelagici che risalgono dalle profondità circostanti, facilitandone così l’avvistamento da parte dei subacquei, mostrano pure una straordinaria concentrazione di splendidi alcionari multicolori, di maestosi ventagli di gorgonie giganti, di movimentate arborescenze di corallo nero e di frenetica e variegata vita sottomarina tanto da rendere questo ambiente uno dei siti d’immersione più esclusivi dell’intero Red Sea. Dal 1998,infatti, le Isole Brothers sono state riconosciute dal governo egiziano Area Marina Protetta e parte integrante del Parco Marino e quindi sottoposte ad una vigile e severa tutela ambientale. Questi due isolotti,la cui morfologia ed ubicazione non sempre favorisce un ormeggio confortevole alle imbarcazioni in caso di forte vento, sono paragonabili a due grossi torrioni che, essendo distanti tra loro circa 1 Km., presentano analoghecaratteristiche subacquee e semplicemente vengono identificati come: Big Brother e Small Brother.
BIG BROTHER Posta secondo le coordinate GPS: 26° 18’ 18.3996” di Latitudine Nord 34° 51’ 39.5712” di Longitudine Est Nella sua parte emersa si presenta come una lingua di sabbia orientata verso Nord-Est, piatta superficialmente e schiacciata. Lateralmente, lunga circa 500 metri e larga circa 100 metri. Nella sua parte immersa, invece,presenta in prossimità delle Punte Nord e Sud un variegato pianoro corallino frequentemente battuto dalle correnti, mentre i due lati Est ed Ovest mostrano pareti perfettamente verticali sino a -50/60 metri di profondità che poi, digradando verso il mare aperto, si perdono negli abissi. Lungo queste pareti la vita bentonica è straordinaria, con una varietà madreporica e corallina eccezionale, dove ogni incontro può divenire possibile: tartarughe, barracuda, tonni, squali grigi, squali volpe, squali longimanus, squali seta e squali martello sono di frequente i principali attori di questo splendido scenario subacqueo; in particolari condizioni anche se più di rado sono comunque possibili gli avvistamenti di mante giganti, pesce luna tropicale e squalo balena. A terra, lungo il suo versante occidentale, l’isolotto ospita dal 1880 un faro:di costruzione inglese, presidiato da alcuni militari, è comunque attualmente visitabile per potervi apprezzare dall’alto lo stupendo panorama circostante e,volendo, acquistare una T-shirt ricordo. Sino al 1994 il faro impiegava ancora una lampada a petrolio la cui luce veniva intensificata sino a 200 volte da un sistema di vetri concentrici e di lenti di Fresnel, il cui movimento rotatorio era ottenuto con un sistema di funi e contrappesi; successivamente la lampada a petrolio fu sostituita da una lampada elettrica capace di produrre un fascio luminoso visibile sino a 17 mg. di distanza. Nei fondali circostanti, a profondità purtroppo inaccessibili, vi riposano diversi relitti; di questi solo due sono raggiungibili ed oggi ritenuti tra i più belli del Mar Rosso per la ricchezza di variegate concrezioni coralline e l’effervescenza di vita che li circonda e li pervade internamente, come i nugoli di trasparenti glassfisch e le grandi cernie tropicali, ovvero: NUMIDIA ed AIDA II.
NUMIDIA Nave da carico inglese costruita a Glasgow, in Scozia, all’inizio del 1901, lunga 137,4 e larga 16,7 metri, 6.399 tonnellate di stazza lorda, era alimentata da un motore a vapore a triplice espansione dotato di tre cilindri, capace di fornire una velocità superiore ai 10 nodi. Adibita al trasporto di materiale ferroviario destinato all’India,allora colonia inglese,partì per il suo secondo ed ultimo viaggio nel luglio 1901 dal porto di Liverpool con un carico di 7.000 tonnellate e 97 membri di equipaggio. Giunta in Egitto, transitava nel Canale di Suez alle prime ore del 19 luglio, poi verso le h.19,00 dello stesso giorno avvistava l’isola di Shadwan e,sempre proseguendo verso Sud,intorno all’una di notte arrivava in vista del faro della Big Brother; da quel momento in poi, secondo l’ordine del comandante, avrebbe dovuto proseguire la navigazione tenendosi distante 1 mg. ad Ovest dall’isola, eppure, dopo poco più di un’ora, la nave inspiegabilmente andava a collidere con la punta Nord dell’isolotto rimanendovi incagliata ed imbarcando notevoli masse d’acqua, nonostante l’azione delle pompe di sentina. Dopo due ore di ripetuti ma purtroppo infruttuosi tentativi, lanciato lo SOS, il comandante faceva sbarcare sull’isolotto parte dell’equipaggio; più tardi sopraggiunte in aiuto alcune navi e compiuti ulteriori ma ugualmente vani tentativi, vista l’impossibilità di mettere in salvo la nave, questa veniva definitivamente abbandonata. L’equipaggio,poi,rimase sull’isolotto ancora per sette settimane recuperando la maggior parte del carico prima che la nave s’inabissasse appoggiandosi coricata su di una fiancata tra i -15 ed i -80 metri di profondità. Attualmente le strutture del relitto si mostrano ai visitatori subacquei tutte completamente e magnificamente concrezionate, rivestite da splendidi alcionari multicolori e brulicanti di vita.
AIDA II Mercantile costruito in Francia nel 1911,lungo circa 75 metri e largo 9,7 metri,1.428 tonnellate di stazza lorda,era alimentato con un motore a triplice espansione con tre cilindri che imprimeva una velocità di circa 9 nodi. Inizialmente adibita per rifornire i fari del Mar Rosso, successivamente venne impiegata come trasporto militare di truppe fino al fatidico 8 ottobre, quando giunta in prossimità dell’isola di Gubal,a Nord di Hurghada, due giorni dopo l’affondamento del cargo inglese Thistlegorm a Shab Ali,nello Stretto di Gubal,per prestare aiuto alla nave inglese Rosalie Moller - in procinto di affondare a seguito di un bombardamento aereo tedesco, mentre ancorata attendeva l’ordine di immettersi nel canale di Suez e raggiungere Alessandria d’Egitto con un carico di carbone per la flotta alleata – durante le fasi del soccorso venne anch’essa bombardata e colpita da un aereo tedesco Heinkel 111 e quindi, per evitarne l’affondamento, portata ad incagliarsi. In seguito,recuperata,restaurata ed adibita al trasporto dei soldati destinati a presidiare i fari, riprendeva il mare con il nome di Aida II ; purtroppo il 16 settembre 1957 la nave,durante le manovre di attracco sul versante Nord-Ovest dell’isolotto in presenza di avverse condizioni meteomarine, per Il vento impetuoso ed il mare tempestoso venne ripetutamente scaraventata contro la scogliera, imbarcando rapidamente grandi quantità d’acqua e finendo con lo spezzarsi in due tronconi, per poi affondare poco dopo mentre i 70 militari egiziani,abbandonata la nave,venivano tratti in salvo dalla nave Bergheus prontamente intervenuta per il soccorso. Oggi il relitto giace in assetto di navigazione appoggiato alla parete con la prua squarciata a -25 metri e la poppa a -68 metri di profondità.
SMALL BROTHER Situata secondo le coordinate GPS: 26° 19’ 42.5964” di Latitudine Nord 34° 50’ 35.304” di Longitudine Est Distante circa 1 Km. dall’isolotto maggiore, la sua parte emersa è praticamente poco più di un grosso scoglio tondeggiante di roccia calcarea con un diametro di poche decine di metri, circondato da un reef corallino spettacolare: - sul versante Nord si trova una lunga lingua di barriera corallina, spesso battuta dalla corrente, che - con pareti tappezzate da coralli molli eccezionali per i colori e le dimensioni,perennemente avvolti da miriadi di anthias - si protende verso il mare aperto dove l’avvistamento nel blù di barracuda, grossi pelagici e squali grigi è altamente probabile. - nel versante Sud-Est,invece,lungo la parete immersa si aprono inizialmente molte grotte e vari passaggi nel reef ,poi dai -20 ai -40 metri di profondità si dispiega una foresta di maestose gorgonie giganti, come disposte in numerosi filari. Frequentemente si possono incontrare tartarughe, tonni,barracuda e squali grigi. - nel versante Sud, lungo il plateau sommerso solitamente si può assistere a movimentate scene di caccia intentate dai grandi pelagici, mentre lungo la parete che dal plateau si perde ripida negli abissi è possibile avvistare oltre gli squali grigi anche gli squali martello che risalgono dal blù profondo. |